venerdì 31 dicembre 2010

Aspettative...


















[Per apprezzare il nuovo anno, dovremmo prima conoscere meglio noi stessi]




AUGURI per un DUEMILAUNDICI 
ricolmo di tutta la felicità che desiderate! 









domenica 26 dicembre 2010

Dolce specialità della Puglia


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Le cartellate














































Stimolato dalla sollecitazione culturale de l’Accademia Italiana della Cucina affinché sulle tavole degli italiani tornino alcuni piatti simbolo della tavola natalizia, prepotente è emerso il richiamo alle origini pugliesi con le cartellate: il dolce tipico strettamente legato alla tradizione del Natale.
La sua origine risalirebbe all’epoca bizantina, quando usi e costumi orientali si mescolavano con la cultura e le tradizioni locali.
Il nome Kartelas (cestino in greco) identificherebbe questo dolce semplice nella sua essenza, che amalgama la bontà dell’olio di oliva con il profumo orientale della cannella. 

Nella tradizione pugliese le fasce con cui si formano le cartellate simboleggiano le fasce che avvolgono Gesù Bambino.

Artefice della spettacolare elaborazione, la sapiente manualità della mia mamma.

Per il piacere degli occhi: le immagini che documentano alcune fasi dello straordinario lavoro di preparazione e l'invitante risultato finale.



Le fasce pronte per essere "pizzicate"
La cartellata prende forma
Nella teglia prima di essere infornate
In forno per la cottura
Ecco come si presentano dopo la cottura
Il risultato finale: le cartellate in una apoteosi di miele, cacao, zucchero e cannella



about food


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mercoledì 22 dicembre 2010

domenica 12 dicembre 2010

Autentica dolcezza della Bassa



Voglia di tradizione: la Patóna (in dialetto guastallese)




Una preparazione gustosa e facile da confezionare, conosciuta anche come pattona o castagnaccio.

Da sempre apprezzata da grandi e bambini, la patóna, che la fantasia popolare e le disponibilità finanziarie arricchivano con latte al posto dell'acqua, con uvetta e pinoli o foglioline di rosmarino, è un semplicissimo dolce che appartiene anche alle tradizioni della Bassa Reggiana.

Questa ricetta gastronomica di tradizione resiste ancora tenacemente all'oblio, nonostante siano sempre meno in famiglia le occasioni di adoperarsi in cucina... per la gioia del palato.














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Anche la più semplice di queste preparazioni è comunque assai gustosa e facile da confezionare.

Di seguito, la ricetta di Elena



INGREDIENTI

500 g di Farina Dolce di castagne
500 ml di Latte
400 ml di Acqua Minerale frizzante
4 cucchiai di Olio Extravergine di oliva

10 cucchiai di Zucchero semolato

PROCEDIMENTO

Mescolate tra loro tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto abbastanza liquido e senza grumi. Versatelo in una teglia ben unta e cuocete in forno caldo per circa quaranta minuti. Sarà pronta quando avrà assunto l'aspetto caratteristico: screpolato al centro e più basso che ai lati.
Aggiungendo all'impasto base un cucchiaino da caffè di lievito in polvere, se ne otterrà una versione più alta di spessore e più morbida.




domenica 5 dicembre 2010

Prelibatezze




Quadrotti di  Perecotogne: il sapore dolce e pastoso della campagna












































Una festa per gli occhi e per il palato, la ghiotta merenda con un gusto che riporta ai sapori dell'infanzia. 

Sono indispensabili alla preparazione, solo questi tre semplicissimi ingredienti:

2 kg di Perecotogne
700 g
di Zucchero semolato (per chilogrammo di purea)


dimenticavo il terzo... un pò di pazienza.










































Dopo aver eliminato con uno straccio la pruina che le ricopre, fate cuocere le perecotogne (con la buccia) in una pentola con acqua, fino a quando avranno raggiunto la consistenza di una patata lessa e con una forchetta riuscirete a raggiungere il torsolo senza alcuna resistenza. 
A questo punto scolatele, conservando l'acqua di cottura, e tagliatele a metà per raffreddarle più rapidamente. Quando le perecotogne si saranno raffreddate, pelatele, eliminate i torsoli, tagliatele a pezzi e passatele al passaverdure col disco a fori piccoli. Riponete la purea in una casseruola, aggiungete un mestolo di acqua di cottura e 700 g di zucchero per chilogrammo di purea ottenuta e fate cuocere a fiamma bassa per circa 60 minuti mescolando quasi di continuo. Sarà pronta quando risulterà una composta soda, omogenea, dalla grana fine e non tenderà più a scivolare, ma resterà attaccata al cucchiaio. 
Stendere la composta in una teglia coperta con la carta forno, pareggiando con una spatola fino ad ottenere approssimativamente uno spessore di un centimetro e mezzo circa. Fate riposare in dispensa per tre, meglio quattro giorni.
Tagliare a quadrotti la cotognata e passare i pezzi nello zucchero.

 










































Se riuscirete a non essere eccessivamente golosi, per nuove gustose tentazioni potrete conservare in scatole di metallo (anche per lungo tempo) i quadrotti di perecotogne avvolti in carta forno.




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mercoledì 1 dicembre 2010

Sinergie per l'Orientamento


































Cattura indubbiamente l'attenzione, la divertente e magnetica immagine utilizzata per la campagna affissioni e il direct mailing della Scuola dell'Infanzia del Bambino Gesù.

Ideata con la direzione artistica di Donato Natuzzi, è la campagna protagonosta in questi giorni della comunicazione per la Guida all'Orientamento 2010


Il rigore e la pulizia del comunicato, premiano ancora una volta per il risultato dal forte impatto visivo.